Lo Spettacolo della Montagna XXVIII

25 giugno >> 10 agosto 2022

Torino (Mouseoontagna e PAV), Caprie (Celle, Rifugio Rocca Sella e Novaretto), Caselette, Chianocco (Casaforte), Condove (Mocchie), Exilles (Rifugio Levi -Molinari), San Didero (Casaforte), San Giorio (Borgata Adrit), Traves (Frazione Tese), Villar Focchiardo (Certosa di Montebenedetto), Viù (Bertesseno)

VENT8

Avevamo aperto l’ultima edizione de Lo Spettacolo della Montagna, al Museomontagna, con una bella riflessione di Annibale Salsa e Marco Ferrari sul senso del limite. E’ proprio da lì che siamo ripartiti per tessere la trama di questa XXVIII edizione del Festival.

Abbiamo deciso di declinare il senso del limite in modalità e pratiche diverse con l’obiettivo di progettare un festival all’insegna della sostenibilità e della consapevolezza del tempo in cui viviamo. Le evidenze sul cambiamento climatico, le crisi idriche ed energetiche, i postumi della pandemia e la guerra nel cuore dell’Europa rappresentano uno scenario che non è possibile ignorare in una progettazione culturale.

Lo Spettacolo della Montagna, porrà attenzione, anche in questa edizione, al concetto di cultura come cura: trattare le comunità/persone con attenzione e con passione attraverso l’arte e il teatro, per favorire l’inclusione e porre al centro del dialogo i giovani, le famiglie e le fasce più deboli. In questo senso è emblematica l’ospitalità del progetto produttivo di Antonio Catalano Artabàn, la leggenda del quarto Re Mago.

La montagna resterà il nostro centro d’interesse principale: ospiteremo uno spettacolo sul grandissimo Walter Bonatti e una conferenza spettacolo con lo scrittore Maurizio Dematteis sul tema della fine dello sci di massa e, come condiziona, l’inverno liquido, la vita delle comunità montane, tra quello che “è stato” e quello “che ancora non è”. Il Volo di Amanda è l’occasione per sperimentare nuovi linguaggi, uno sguardo diverso sul senso del limite.

La letteratura ospiterà alcuni spettacoli per celebrare il centenario della nascita di Italo Calvino, In questo contesto anche l’omaggio a Beppe Fenoglio con lo spettacolo Un giorno di fuoco, in scena Beppe Rosso, regia di Gabriele Vacis.

Un omaggio anche alle donne straordinarie che hanno contribuito, nei secoli, all’emancipazione femminile e al progresso sul piano dei diritti civili e della scienza: Marie Curie e Olympe De Gouges saranno ritratte con due spettacoli di narrazione realizzati, rispettivamente, da Silvia Elena Montagnini e Francesca Rizzotti.

Come sempre i linguaggi artistici spazieranno dalla narrazione teatrale alla danza contemporanea – Arearea di Udine – dal nuovo circo alla vertical dance, in apertura del festival al Museomontagna. Un calendario di eventi artistici programmati nei siti d’arte, nei parchi naturalistici, nei cortili delle Caseforti, nelle piazze dei centri storici e in luoghi spesso poco conosciuti dagli stessi valligiani, che valorizza la bellezza della montagna

Il festival ha da sempre una vocazione itinerante e collabora anche con altri festival e istituzioni che hanno aderito alla rete Terre Alt(r)e. Frutto di questa collaborazione è il sostegno produttivo ad una giovane compagnia selezionata ogni anno per una produzione da realizzare all’interno dei programmi dei festival che aderiscono alla rete.

Di grande importanza, anche in questa edizione del festival, la creazione di produzioni site specific: la performance al PAV di Torino a cura di Onda Teatro, lo spettacolo al Museomontagna, le passeggiate teatrali realizzate in collaborazione con l’Ente Parchi Alpi Cozie.

Come sempre, il pubblico vivrà un’esperienza inedita e coinvolgente: la scoperta del luogo, l’evento a cui assiste, il momento di dialogo e confronto che precede e segue gli spettacoli. Un incontro che valica la visione di un evento dal vivo per trasformarsi in un’occasione di condivisione e riflessione sui grandi temi che ci coinvolgono, e per strappare anche un sorriso e uno stupore con gli eventi dedicati all’innovazione dei linguaggi artistici.

Il Direttore artistico

Bobo Nigrone