Teatro Festival Dalla Montagna al Lago – Edizione 2014
Sabato 26 LUGLIO 2014
ORE 21.30
CASALE CORTE CERRO (Centro Culturale IL CERRO – Ramate)
ONDA TEATRO
Paradis
Di Mariapaola Pierini e Bobo Nigrone Con Mariapaola Pierini Regia Bobo Nigrone
“Dice un proverbio cinese: quando si devono fare dieci passi nove sono metà del cammino” Henriette d’Angeville, La mia scalata al Monte Bianco, 1838
Lo spettacolo si ispira alla vicenda assai singolare di Henriette d’Angeville, nobildonna francese nata negli anni del Terrore, che a metà dell’ottocento fece parlare di sé e divenne celebre grazie alla più rischiosa tra le sue numerose imprese alpinistiche, l’ascensione del Monte Bianco. Nel 1838, anno dell’ascensione, il Monte Bianco era ancora una meta riservata a pochi e impavidi amanti dell’avventura, e l’alpinismo non poteva vantare che alcuni adepti. Lo spettacolo, una sorta di monologo danzato, racconta le tappe dell’impresa di Henriette: i preparativi, gli ostacoli, la fatica, l’arrivo sulla vetta. Danza, parole e musica per evocare la montagna con il suo incanto, i suoi rischi, i suoi fantasmi, la sua bellezza e il suo silenzio. Un paradis irraggiungibile e, allo stesso tempo, a pochi passi da noi.
Sabato 2 AGOSTO 2014
ORE 21.30
BAVENO (Piazza Dante Alighieri)
BANDARADAN
Odiens
Regia Sergio Pejsachowicz Con Corrado Calcagno (tromba), Sergio Pejsachowicz (fisarmonica), Luca Zennaro (sax baritono), Fabrizio Scolletta (percussioni) musiche originali Sergio Pejsachowicz
Piccola orchestra di zingari dai ritmi zoppi, giocolieri di pentagrammi, funamboli della nota puntata, corteggiatori dell’apparato uditivo. Odiens è una musicommedia metaspettacolare: quattro improbabili professori sonanti presentano il primo corso completo per pubblico. Gli spettatori impareranno l’indispensabile per diventare il pubblico ideale: cantare, ballare, applaudire e oltre. Interazione totale.
Domenica 3 AGOSTO 2014
ORE 21.30
Mergozzo (Lungolago)
TEATRO NECESSARIO
Clown in libertà
di e con Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini, Alessandro Mori
Concerto continuamente interrotto dalle divagazioni comiche dei musicisti o spettacolo di clownerie ben supportato dalla musica? Clown in libertà è un momento di euforia, ricreazione e ritualità catartica per tre buffi, simpatici e ‘talentuosi’ clown che paiono colti da un’eccitazione infantile all’idea di avere una scena ed un pubblico a loro completa disposizione. Senza un racconto enunciato e senza alcuno scambio di battute, Clown in libertà racconta, dunque, il pomeriggio un po’ anomalo di tre clown che vogliono allestire uno spettacolo per divertire, stupire ed infine conquistare, abbracciare, baciare il pubblico di passanti.
La musica è la vera colonna portante dell’azione e dello sviluppo narrativo; accompagna, scandisce e ritma ogni segmento ed ogni azione. L’intero spettacolo risulta così come un grande, unico e continuo viaggio musicale che non si interrompe ‘quasi’ mai, nemmeno durante le acrobazie più impensabili.